L'assenza di Marchionne si fa sentire: in flessione titoli FCA

L’assenza di Marchionne si fa sentire: in flessione titoli FCA

Il manager sarebbe in coma irreversibile.

La notizia aveva sconvolto il mondo degli affari. Ed ora arrivano i contraccolpi in borsa. Il gruppo FCA ha fatto quanto possibile per preparare i mercati alla “bomba” del non ritorno di Marchionne alla guida del gruppo, ma gli effetti ci sono stati.

Questa mattina i titoli dell’universo FCA sono i calo. Meno 3,4% di quelli relativi alla società storica, e meno 4,5% quelli della Ferrari.

Indubbiamente quella dell’addio a Sergio Marchionne è una notizia destabilizzante. Tutti sappiamo che aveva preso il gruppo in condizioni di estrema criticità e ha fatto il miracolo di portarlo nuovamente alla ribalta della cronaca e protagonista sui mercati.

I suoi metodi hanno suscitato spesso discussioni e anche polemiche. Ma i mezzi utilizzati, aldilà della filosofia economica, hanno indubbiamente favorito le aziende in cui ha prestato la sua opera.

Definito in molti casi “manager illuminato”, come il Presidente del gruppo John Elkann ha ricordato, è stato determinante nel salvataggio di Chrysler e Fiat. Donald Trump è arrivato a citarlo come “il mio manager automobilistico preferito”, anche per aver chiuso lo stabilimento messicano e averlo trasferito nel Michigan.

Sergio Marchionne, a quanto trapela dalle poche fonti attendibili, sarebbe in coma irreversibile in una clinica di Zurigo. Ben poco si sa circa i particolari.

Lo scarno comunicato di Elkann che ha annunciato il successore, Mike Manley, è il nome adatto per assicurare continuità ai progetti del manager, essendone stato il suo braccio destro. Ma evidentemente per i mercati non è, per il momento, bastato.

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